C’era una volta una casa degli anni Settanta in cui il tempo sembrava essersi fermato e in cui dominava l’oscurità, perché i lampadari erano vecchi e le lampadine poco potenti. Per quanto la casa fosse sempre pulita e lucente, regnava un senso di disarmonia, dato da mobili con stili diversi, o con nessuno stile.
Entrando in salotto, ad esempio si trovava una sintesi del Novecento, con mobili appartenenti a diverse decadi, dall’inizio del secolo fino agli anni Novanta. Senza che avessero, però, un particolare valore o senza essere pezzi di design accuratamente scelti. In questa casa, negli anni, si erano accumulati arredi provenienti dalle case di altri familiari, con l’unica necessità che fossero funzionali, senza badare molto al senso estetico. Non che questo sia assolutamente necessario, ma poi accade che, col passare degli anni, quando i ritmi rallentano e si potrebbe avere tempo per godersi la propria casa, ci si ritrova con una casa brutta, a cui però si è talmente abituati che ci si rassegna a continuare a viverla così. O a non viverla.
Rinnovare per vivere meglio la casa
L’idea di cambiare l’arredamento e intraprendere un mezzo trasloco, vuotando credenze e cassettoni, liberando le stanze, spaventava comprensibilmente questa famiglia; soprattutto non avrebbero mai eliminato mobili a cui erano molto affezionati. Li capisco; io stessa non amo buttare via tutto in nome della modernità e delle tendenze di design; cerco piuttosto di trovare una soluzione migliore, rinnovare, reinventare.
Iniziare il mio lavoro di Home Relooker con questa casa è stata una bella sfida. Molti vincoli e molte resistenze. Quando dissi che avrei rinnovato l’ambiente senza cambiare i mobili, non mi credevano. Ma l’ho fatto, e ho vinto la sfida. Ho portato più luce dove non c’era, ho dato uno stile dove mancava, ho reso accogliente un ambiente che era diventato freddo, ho creato piccole sorprese che catturano lo sguardo dove prima si posavano occhi stanchi e abitudinari.
Oltre a questo salotto, ho eseguito anche un intervento di relooking dell’ingresso, importante per far cambiare la percezione di una casa a chi entra.
Scegliere uno stile di arredamento
L’ispirazione per il rinnovo del salotto è venuta dalla stampa de Il carro di fieno di J. Constable che ho visto appesa ad una parete con una cornice anonima. La mia passione per tutto ciò che è anglosassone mi ha suggerito di dare a questo salotto uno stile British, che era facilmente applicabile ad una stanza con mobili diversi tra loro, alcuni antichi, altri diciamo vintage, un vecchio divano in pelle e tanti ninnoli.
Innanzitutto, quella stampa di Constable è stata inserita in una cornice più degna, che la valorizza maggiormente. Abbiamo poi disposto i quadri più razionalmente: appenderli tutti alla stessa altezza aiuta a dare un senso di ordine e armonia.
Uno dei difetti di questo salotto era la monotonia: tutto marrone. Per ravvivare e sdrammatizzare l’ambiente abbiamo ridipinto le pareti con un color avorio, mentre una di esse è stata decorata – in parte a stencil, in parte con wall stickers creati per l’occasione – con un effetto tappezzeria a sfondo verde chiaro e motivo floreale in verde più scuro, beige e rosa.
Verniciare, recuperare, creare complementi d’arredo
Lo stesso motivo floreale è stato stampato sulle nuove tende, appese ad un’asta vintage recuperata e riverniciata. Sempre in garage ho trovato un vecchio vaso di ceramica, bello nella forma ma non nel colore. L’ho dipinto in stile shabby chic dandogli sfumature rosate e l’ho utilizzato come base per una lampada, posta poi sul tavolino vicino al divano, per creare un angolo da lettura intimo e accogliente.
Il divano in pelle, per quanto non pregiato, si è rivelato comunque migliore senza il telo che lo copriva. Qualche nuovo cuscino l’ha reso più caldo e invitante.
Un’altra lampada a stelo nera anni ’90 che prendeva polvere in cantina è stata trasformata in una elegante lampada dalle forme morbide, sempre grazie alla verniciatura in stile shabby chic e ad un nuovo paralume. Uno dei principali problemi di questa stanza, ovvero la mancanza di luce, è stato quindi risolto.
Sul tavolo – punto d’attenzione centrale nella stanza – ho messo un nuovo runner con pizzo, confezionato appositamente, e un grande vaso di peonie rosa e ortensie verdi.
Il mobile porta tv è stato sostituito da uno più in armonia con il resto dell’arredamento e una doverosa attività di decluttering (cioè eliminare il superfluo) ha permesso di alleggerire l’ambiente dai troppi soprammobili.
Entrando in questo salotto ora si ha finalmente l’impressione di una stanza curata e amata, non più lasciata a sé stessa, in cui l’arredamento non è più considerato “vecchio” ma diventa rassicurante e confortevole. Una stanza con un tocco d’allegria in più dato dai nuovi colori delicati che portano la primavera tutto l’anno, in cui è di nuovo piacevole rilassarsi ed ospitare le persone care.
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